Uno scenario post pandemico che parla di digitalizzazione di tutto il patrimonio edilizio, con un sistema centralizzato in grado di mettere in rete tutte le informazioni per rendere il servizio più efficiente, precisi modelli demografici che consentiranno di operare in modo diverso in relazione alla grandezza e all’utenza di un edificio scolastico, Intelligenza artificiale, analisi dei dati, monitoraggio costante degli spazi, in grado di analizzare, anticipare e gestire gli scenari di rischio e progettare i servizi.

Tecnologie pronte per migliorare la qualità dei servizi e contenere le spese, che necessitano però di una riprogrammazione del sistema scolastico.

“La vera sfida-afferma il Prof. Giuseppe Di Giuda-Responsabile Scientifico BIM Group-Politecnico di Milano- è quella di mettere in rete tutte le informazioni del patrimonio edilizio, strutture centralizzate, in grado di immaginare dei modelli, adeguare il patrimonio e svolgere in sicurezza le attività scolastiche, abbiamo un’anagrafe scolastica che non ha mai visto la luce, l’assenza di dati non consente una programmazione”

Una scuola del futuro basata sulla centralità dei dati “ A Milano- afferma l’Assessore Educazione del Comune di Milano Laura Galimberti- gestiamo 500 plessi scolastici, la curva demografica è in calo in tutta Italia, in alcune Regioni in modo molto evidente, serve una razionalizzazione degli spazi scolastici su scala demografica, un primo passo è stato fatto con l’anagrafe dell’edilizia scolastica, è ancora incompleta, deve diventare un sistema gestionale che le pubbliche amministrazioni possono utilizzare, un’edilizia scolastica che deve essere legata all’anagrafe degli studenti, solo in questo modo saremo in grado di programmare le attività.”

Modelli da ripensare anche attraverso moderni modelli matematici, come quelli usati dal Comune di Milano “Con il Politecnico di Milano-ha dichiarato l’assessore all’educazione del Comune di Milano Laura Galimberti- abbiamo avviato un grande progetto “Unlock Milano” per permettere la riapertura delle scuole dopo lo studio dell’impatto degli studenti sulla vita della città, una mappa scolastica in grado di stabilire i punti critici e le azioni da attuare.

Questo lo scenario emerso dal secondo incontro di FuturHub, il ciclo di incontri organizzato dal Consorzio Nazionale Servi in collaborazione con il Politecnico di Milano.

Sono intervenuti il Presidente del Consiglio di Gestione del CNS Alessandro Hinna, Il Prof. Giuseppe di Giuda– Responsabile Scientifico BIM Group-Politecnico di Milano, Università di Torino, l’Assessore Educazione del Comune di Milano Laura Galimberti, Attilio Galimberti– Camst Ems Compliance & Validation Services, Massimo Schiavo– Key Account Camst

Una rivoluzione anche per il mondo dei servizi di facility management, con servizi sartoriali sempre più customizzati sulle reali esigenze degli utenti, con le nuove tecnologie in grado controllare in tempo reale i servizi e stabilire le procedure più efficaci.

Un tema strategico, anche per il mondo della cooperazione  “ Abbiamo scelto di affrontare il tema dell’istruzione-ha dichiarato- il Presidente del Consiglio di Gestione del CNS Alessandro Hinna– perché significa progettare il futuro di una parte importante del nostro paese, è un tema fondamentale, l’inter-generazionalità è da sempre del DNA del mondo cooperativo, un tema da affrontare è quello del rapporto tra pubblico e privato, va cambiato il modello di produzione, sfruttando le potenzialità del digital twin, realtà aumentata, intelligenza artificiale, possiamo cambiare il paradigma del servizio, significa renderlo meno standardizzato, meno costoso e con più qualità. Il problema delle nuove tecnologie non è implementarle ma poterle utilizzare, nel Consorzio Nazionale Servizi monitoriamo costantemente l’uso delle innovazioni.

Scontiamo ancora un ritardo nell’uso della blockchain e degli Smart Contract, i nuovi servizi saranno sempre più su misura, anche i contratti dovranno essere quindi più flessibili, con il fornitore privato che dovrebbe diventare un partner strategico nella realizzazione del servizio.”

Sistemi innovativi sempre più sicuri e tracciati, come l’applicazione del modello food chain presentata da Attilio Galimberti di Camst, un modello basato sul Data Integrity per la raccolta e la registrazione dei dati, una nuova tecnologia che consente il controllo costante di tutti i dati critici di processo, aumentando il livello di sicurezza alimentare.

Un servizio tracciato, che potrà essere anche applicato agli impianti HVAC delle scuole permettendo un monitoraggio costante e centralizzato dei dati della qualità dell’aria.

Il nostro modello-ha dichiarato Attilio Galimberti-Camst- ” è quello di aumentare gli standard qualitativi, delle persone e dei nostri clienti. Per ampliare i nostri servizi abbiamo costituito una nuova area, “ EMS” per sviluppare nuovi servizi e attività, durante la pandemia abbiamo sviluppato dei cicli di biocontaminazione per identificare le aree di rischio dei nostri modelli e rimodellarli sulle aspettative dei nostri clienti nella sanificazione degli ambienti.”

Prossimo appuntamento di FuturHub il 15 aprile, al centro il “Mondo della sanità pubblica e privata”