38°N, 97°W Tra l’Oceano Atlantico ed il Pacifico.
“La posizione è tutto. Se aveste vinto la lotteria e voleste acquistare un paese in cui vivere, il primo che vi mostrerebbe l’agente immobiliare sarebbero gli Stati Uniti d’America”.
Parliamo di America, il paese più controverso, invidiato, odiato, guerrafondaio e pacifista del mondo, dove tutto accade prima: la moda, le idee, i crack finanziari, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali che vedono un dibattitto ancora del tutto aperto e non sempre leale, mentre ricorrono i diciannove anni dall’attentato delle Torri Gemelle.

Buona lettura!

Cinquanta stati che formano un’unica nazione, ma prima ancora, terra di conquista, sudata metro su metro dai coloni europei, paletti piantati nella dura terra che sancivano il diritto alla proprietà, sottratta colpo su colpo a chi già l’abitava per diritto di nascita. Dopo 250 anni la conquista del West è solo un ricordo bucolico e suggestivo e quei paletti non possono fermare i minacciosi poteri che si affrontano su piattaforme web in uno spazio virtuale senza confini. E se ci svegliassimo tra mille anni?
Alla conquista del West
Facebook agli editori Australiani
Il futuro tra 1000 anni: Futurama

Rivoluzioni politiche e geopolitiche erano già in atto, ma l’evento pandemico ha accelerato ed incanalato ciò che avrebbe richiesto altro tempo per manifestarsi, gli Stati Uniti hanno cominciato la guerra economica alla super potenza cinese, accusandola di essere portatrice di virus e poi riducendo gli scambi bilaterali, economici e culturali, per tutta risposta la Cina ha espulso giornalisti statunitensi, questo allontanamento non sarà producente, soprattutto per l’America, che rimarrà ceca alle trasformazioni in atto nel paese asiatico.
Chi guiderà il nuovo mondo?
Gli Stati Uniti sbagliano ad allontanarsi dalla Cina

Chi vincerà le elezioni USA a novembre? Le 59° dall’inizio della storia, è una battaglia senza esclusioni di colpi, come sempre, il democratico Biden potrebbe trovarsi nella spiacevole posizione di vincere il voto popolare, ma non diventare presidente, ma la partita è ancora tutta aperta tra Repubblicani e Democratici. Certo Trump ha fatto qualche scivolone, ma i giovani Dem voteranno per Biden?
Quanti perdenti lascerà sul campo la cultura dei vincenti?
I giovani Dem voteranno per Biden?

“Verso il 1930, quando il fascismo cominciava ad essere la speranza del mondo, accadde ad alcuni giovani italiani di scoprire nei libri l’America, un’America pensosa e barbarica, felice e rissosa, dissoluta, feconda, greve di tutto il passato del mondo, e insieme giovane, innocente…ma il successo fu tanto che costrinse il regime a tollerare per salvare la faccia. Il regime tollerò a denti stretti e stava intanto sulla breccia sempre pronto ad approfittare di un passo falso…”.
I miti resistono
i best of definitivi di una assaggiatrice seriale di polpette americane
O con salti da lasciare a bocca aperta, riparte l’Nba

Il lato Positivo
Un elefante si dondolava sopra il filo di una ragnatela…due elefanti…tre elefanti…140 elefanti.
Abbondanti piogge, niente turisti, in Kenia nascita record di Elefanti

Il Multivac di Asimov, il supercomputer governativo, riusciva a predire il risultato delle elezioni osservando il giudizio di un singolo cittadino scelto fra milioni ogni anno, che si assumeva la responsabilità del suo unico voto elettorale. Una voce univoca amplificata sulla città.
E se per scoprire l’affidabilità del voto, lo si facesse due volte? Un diritto non da poco quello di essere cittadini al quadrato.
Un vero e proprio palcoscenico dove si consumano ruoli e tragedie, proprio come quelle greche, da sempre specchio e rappresentazione di vicende umane e collettive, che trovano terreno fertile anche nelle comunità militari e civili dell’area di New York
Un’arena che si spera non corra il rischio della mitologica città avvolta dalle fiamme.
La prova del nove è votare due volte
Un Paese che riscopre la catarsi: la cura dell’arte
Gli incendi dilagano nel West

Contraddizioni e ombre che in tempi di pandemia si sono rese più evidenti: un faro mondiale proiettato sulle inadeguatezze della società che non ha risparmiato l’oltreoceano. Una New York che ha cercato di preservare la sua immagine di metropoli scintillante e che dopo la discesa si appresta a vivere una ripresa che comincia ad albeggiare, ancora una volta.
Perché in questa valle ombrosa la lotta tra timorosi e pastori trovi degna e positiva risoluzione.
Le ferite di New York e la sua ripresa
Ezechiele 25.17: un passo da Oscar

Davanti alle ovvie contraddizioni del quotidiano è presto detto perdere la calma, sopravvissuti ai limiti del collasso emotivo, sovrastati da una vita troppo ordinaria seppur troppo poco prevedibile. Uomini sciolti, “bianchi arrabbiati” come li chiamerebbero in America, condannati ad una vita greve fatta di scelte sbagliate in una società in equilibrio tra i valori ed ideali romantici e la sfacciataggine di sentimenti come l’odio, il razzismo, le diseguaglianze. In fondo, dovremmo allenarci come chi usa i pesi in palestra, a sopportare i piccoli grandi disagi, riscoprendo un superpotere, quello della gratitudine.
Un giorno di ordinaria follia
Quando siamo bloccati davanti a una scelta di vita è meglio scegliere di crescere invece che essere felici

Un ricordo, nello spazio e nel tempo

Remember me – foto di Maurizio Di Leo

Una data può lasciare una scia di ricordi indelebili, pagine scritte segnate nella storia. Dieci minuti di fuoco, la storia di un volo che ha distrutto un simbolo e l’identità di una nazione. Perché l’11 Settembre ci impressiona ancora, quale eredità ha lasciato nelle nostre vite, quale futuro ha contribuito a scrivere.
Francesco Costa nel podcast sull’11 settembre

Luci Cooperative

Biljana Prijic, Alleanza 3.0

La cooperatrice statunitense era molto bionda e molto tosta, presidente di una cooperativa di utenti nel settore bancario, e tutto ciò mi sembrava un coacervo di incongruenze e contraddizioni. Scambiammo due parole alla pausa caffè ma come spesso capita nei consessi internazionali —eravamo a Manchester a un evento dell’Alleanza internazionale delle cooperative— non riuscii ad approfondire bene il tema e tutt’ora mi interrogo su come fossero riusciti a organizzarsi tra utenti e quindi comuni cittadini nel settore più controverso dello stato principe del capitalismo. Ero vittima dei miei pregiudizi di europea nata per di più in un ex stato totalmente cooperativo e autogestito dalle fabbriche fino ai luoghi di villeggiatura collettiva. Di Stati Uniti ci illudiamo di sapere tutto, ma spesso ci scordiamo di quanto quello che abbiamo in mente sia filtrato da una lente dalla distorsione fortissima, perché Hollywood non è l’America e non lo è nemmeno il più “indipendente” Sundance Festival. Un miliardo di persone nel mondo è socia o socio (o soci*) di almeno una cooperativa, in tutti i continenti e nelle culture più disparate. La cooperazione è evidentemente più forte dei nostri preconcetti e della rassegnazione che talvolta ci sommerge rispetto all’impossibilità di influire sul cambiamento di ciò che non va nel mondo. “Mi sembra che in questo periodo abbiamo estremamente bisogno di una riflessione seria sull’imposizione di schemi culturali americani o anglocentrici sulle realtà europee” mi scriveva un caro amico che insegna all’università giusto ieri sera commentando un riuscito articolo sul mito di “chi ce la fa”. Mi pare di poter riassumere con auspicio: “Più merito, meno mitologica meritocrazia; più cooperazione, meno pregiudizi”.

Scaffale

Insieme. Rituali, piaceri, politiche della collaborazione, Richard Sennet, Feltrinelli

In redazione parlando di America, i riferimenti letterari non si sono sprecati. Per questo motivo ed in questa speciale occasione, abbiamo deciso di proporvi alcune delle proposte che hanno animato il dibattito. Stesso nome, tante declinazioni.

America, Kafka, Garzanti: un viaggio nella Grande Mela per dimenticare un amore e scoprire un mondo allucinato.
America! Un paese straordinario, Natalie Danford, Sassi: luoghi noti ed altri più intimi, camminare fra le bellezze segrete di uno dei paesi più variegati e variopinti al mondo.
America. Un romanzo gotico. Cartoline da un impero in crisi, Riccardo Ruggeri, Marsilio: il ruolo dell’America, l’influenza sullo scenario internazionale, le sue scelte tra economia e cultura, ed un po’ di segreti.
America, Theodore de Bry, Taschen: quando il nuovo mondo era ancora sconosciuto, ispirato dai racconti di viaggio e da una fervida immaginazione, incisioni ed illustrazioni dell’America del 1500.
American Prison: A Reporter’s Undercover Journey into the Business of Punishment, Shane Bauer, Penguin Pr: un resoconto di quattro mesi in un carcere della Louisiana, cosa succede fra le sbarre?

Sei interessato a leggere il libro? Ti ricordiamo che esiste MLOL, la biblioteca digitale aperta e partecipata. Per prendere libri in prestito quando vuoi e dove vuoi.

La domanda per i lettori

Abbiamo parlato di America: ai tempi del Far West, il mito americano, elezioni presidenziali. Cos’è per te l’America, il sogno americano esiste ancora? Inviaci se vuoi le tue riflessioni all’indirizzo email illatopositivo@cnsonline.it

Condividi questo numero:

Puoi iscriverti qui per ricevere le prossime uscite direttamente alla tua casella email.

Leggi “Il lato positivo” delle settimane scorse