Coesione secolare – foto di Maurizio di Leo

Coesione

In un mondo in ebollizione, dove la direzione sembra persa o nel migliore dei casi, poco chiara, parole come “coesione” tornano al centro dell’attenzione ed è su questo che ci hanno chiesto di intervenire questa settimana al Salone della CSR e dell’innovazione sociale. Ci è parsa una domanda così ricca di significato che abbiamo pensato di farla nostra, la redazione per questo numero è stata compatta, anzi coesa.

Buona Lettura!

Per la prima volta mi resi conto della mia infinita piccolezza e del fatto che la nostra terra non era altro che un sassolino su una spiaggia dove, di sassolini, ne esistevano a milioni.” Dopo oltre cinquant’anni, Esa e Nasa insieme partono verso la luna e poi su Marte, dando vita al programma Artemide (la dea della caccia), gemella di Apollo, quello che ci portò, per primo, tra le stelle in una notte di luglio del ’69.

Paesi e pianeti coesi

Probabilmente da qui a poco, quando tutto sarà finito o quando si porrà in essere una nuova sfida, sapremo come è andata, chi si è salvato e perché, usciranno numeri e percentuali, per ora il dato certo è che una società coesa, che predilige il bene collettivo e mette al centro la sostenibilità ambientale e la lotta alle diseguaglianze, percorre la distanza in meno tempo e risparmia. Vi proponiamo qualche riflessione e qualche dato sulla coesione sociale all’epoca del Covid, sulle sue origini e sulle nuove sfide che ci porta. Forse a questo Covid dobbiamo dire anche un po’ grazie per aver messo in luce quelle crepe che c’erano, ma non si vedevano, così da poter iniziare a ripararle. Ce lo racconta l’indagine “More in Common” secondo la quale il Covid ha scatenato speranze di cambiamento in molte società, soprattutto quelle che hanno lottato maggiormente con il virus. E soprattutto ha reso le persone più consapevoli del valore dell’umanità condivisa, delle comunità locali forti e del legame con la natura. Come se il lockdown avesse riportato molte persone ai fondamentali.

Epidemia nascosta nelle RSA

Imparare dall’emergenza

Impatto del Covid sulla società italiana

È l’unione di valori che tiene unito un paese, ma quando chi governa non è coeso con il suo popolo, lo scontro diventa antidemocratico, le minoranze vengono perseguitate, il risultato elettorale messo in discussione e la coesione si scioglie persino dove dovrebbe essere vangelo.

Trump – Bannon guerra civile

Campi di internamento in Cina

Vaticano verso una rivoluzione finanziaria

In Europa intanto si cercano di stabilire le formule più giuste per re-interpretare la coesione. Un mandato chiaro quello scritto nei fondamentali dell’Unione, un obiettivo cruciale per ridurre i divari fra i paesi, uniti nella lotta all’emergenza. Si riparte dai patti per la coesione interna, con strumenti di tipo finanziario flessibili ed adattabili alle nuove esigenze, equilibrismi che si giocano fra casse comuni, solidarietà e ingegno per trovare risposte oltre i nostri confini.

Converrà cavalcare l’onda della cooperazione fra paesi per ricostruire un’idea di futuro, meglio ancora se verde.

Il ruolo dell’Unione Europea nella risposta al Covid-19

Il recovery fund e la sfida italiana

Gioco di unioni: Europa ed Africa

L’impegno globale per l’ambiente: l’onda verde europea

Perché fra i corridoi di CNS ci crediamo… ciao Quino! – foto di Valeria Cocchieri

E alla fine ci siamo noi. Noi tutti. Le persone. Ci piace l’idea di essere un po’ tutti compagni di strada, in una prospettiva laica e civile, come diceva Rossana Rossanda, “Compagno è una bella parola ed è un bel rapporto quello fra compagni. ‘Amici’ è una cosa più interiore, ‘compagni’ è anche la proiezione pubblica e civile di un rapporto in cui si può anche non essere amici ma si conviene di lavorare assieme“.

Noi nei nostri luoghi di lavoro, ritornati (o quasi) alle scrivanie degli uffici, distanziate, ma forse ancora paurosi e diffidenti nei confronti dei nostri vicini, compagni di lavoro e di avventura, verso cui dovremmo riacquistare maggiore fiducia, tutelandoci gli uni con gli altri, magari scoprendo un nuovo vocabolario per avvicinarsi almeno con le parole, fra le stanze dei corridoi, esistenze separate fisicamente ma pur sempre coese a distanza.

Noi che nel lavoro cerchiamo un nuovo baricentro, o forse solo la posizione corretta per alleggerirci dallo stress.

Rientro in ufficio e diffidenza

I dati di utilizzo di Immuni fra download e salvifiche notifiche

Un nuovo vocabolario nel mondo HR

Welfare aziendale: al centro i dipendenti (e lo yoga)

Noi, che quando abbiamo dimostrato la nostra forza insieme, possiamo metterla a disposizione degli altri invece di renderci partecipi di nuove esclusioni, creando nuovi muri laddove se ne è appena abbattuto uno. Questa la nostra riflessione da femminist* di fronte al rischio di terremoto nel centro del movimento che promuove le diseguaglianze.

Perché considerare le persone trans come donne sta facendo esplodere il movimento Lgbt

Noi che amiamo condividere, progettare tutti insieme un futuro migliore, più inclusivo, perché per guardare al futuro non si può prescindere da dove sei nato.

Questa settimana siamo andati da una cooperativa sociale che ha cambiato nome ma i valori sono gli stessi.

Forza, coraggio, una bella visione di futuro, perché come ci ha raccontato la Presidente Manuela Raganini: “Il mondo si cambia anche da casa, dal proprio territorio, perché sono le persone che cambiano il mondo”

Noi questo mondo lo vogliamo esplorare tutti insieme.

L’ intervista con la Cooperativa Treottouno

La redazione si tinge di rosa e azzurro, benvenuta Ludovica e benvenuto Luca!

E visto che siamo vestiti a festa, vogliamo ringraziare anche un nostro lettore, Davide Cortesi della nostra cooperativa socia Proges, per la sua personalissima riflessione sulla libertà, di cui abbiamo parlato nel numero precedente: “Penso che “libertà” sia anche avere tempo: tempo per me stesso, tempo da dedicare agli altri, tempo da impiegare nel modo che ritengo più utile e piacevole.”

Luci cooperative

Biljana Prijic, Alleanza 3.0

È più facile essere coesi quando si è simili, quando si hanno interessi comuni. La cooperazione è nata da questo, così come altre forme di aggregazione, tipo il sindacato, ma pure la bocciofila. In un contesto che appare così destrutturato e disomogeneo come quello in cui siamo immersi, i motivi di coesione vanno quasi cercati eccome “corteggiati”. L’unità nazionale totale è quasi sempre effimera, ce ne siamo accorti quando siamo passati dal cantare l’inno sui balconi a schierarci pro o contro i runner solitari nel giro di poche (dure) settimane. Oggi assistiamo un po’ straniti a risse al supermercato per il rifiuto di indossare una mascherina. Vivremmo tutti meglio se considerassimo tutto ciò fisiologico in una certa misura (siamo tanti e tutti diversi), ed evitassimo di dare il nostro contributo al caos, al bar come nei social. Ma ci sono credo molti spazi di coesione potenziale attorno a pezzetti delle nostre vite che potrebbero sorprenderci. Alcuni resterebbero comunque in un ambito informale o di associazione o gruppo di interesse, come la banca del tempo per genitori del mio quartiere a cui mi sto per iscrivere, più curiosa che speranzosa. Ma mi pare che la scintilla imprenditoriale cooperativa potrebbe scattare in molti più contesti di quelli attuali puntando su obiettivi e interessi comuni, se solo fossimo più propensi a cercare quello che ci accomuna anziché quello che ci divide. Se vi suona banale è perché lo è, ma purtroppo non lo facciamo abbastanza.

Scaffale

L’albergo delle donne tristi, Marcella Serrano, Feltrinelli

Quando si dice che l’unione fa la forza. Siamo su un’isoletta nel Sud del Cile, Elena gestisce un albergo, clientela di sole donne, storie comuni che si intrecciano, storie di donne diverse per estrazione sociale e percorsi di vita che nella coesione e nella solidarietà reciproca ritrovano l’antidoto alla complessità del quotidiano. Tre mesi di soggiorno, confidenze sui sogni realizzati e quelli spezzati, affetti perduti, una pluralità di anime che si scontrano con il passato, ma ritrovano nel presente il conforto e la forza per andare avanti. Fra queste, Floreana, che in quell’albergo ritrova se stessa e i frammenti di vita ricomposti.

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La domanda per i lettori

Abbiamo parlato di coesione, perché ci piace l’idea di essere come in una famiglia: comprendere il vicino, supportare se possibile, camminare insieme sempre (o almeno auspicabilmente). Cos’è per te la coesione? Quale esperienza che hai vissuto in questi mesi può rappresentarla al meglio?

Scrivici se vuoi le tue riflessioni all’indirizzo email illatopositivo@cnsonline.it

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