Un faro per la giusta rotta – foto di Maurizio di Leo

Rotte

Diciamocelo, il 2020 è stato un anno proprio senza bussola. Frecce e bivi, indicazioni sbiadite, ognuno con il suo traguardo da raggiungere e spesso una valigia di cartone come scrigno di speranze e buoni propositi sulla via di Damasco.

E il 2021 che fra non molto farà capolino? Quali rotte potremmo tracciare per non lasciare le nostre piccole e grandi navi in balia dei venti? Questa settimana abbiamo provato a ragionarci, non senza chiederci se la rotta fosse quella giusta… e se forse non bastasse arrivare ai confini del mondo.

Buona lettura!

Di corsa fra gli anfratti della vita, pezzi del puzzle da incastrare quotidianamente e una lista di doveri (e piaceri) da collocare con metodico ordine per domare una bussola impazzita. A volte la scelta di una direzione sembra obbligata, ma spesso affrettata. Ma dove stiamo andando? In un contesto mutevole e frammentato, parole come “vita normale” hanno cambiato senso e nessuno può garantirci quale sarà il nuovo significato. Converrebbe forse ricalcolare le coordinate prima di affrettarci a correre, per ritrovare una rotta personale e collettiva, perché la solitudine, così confortante e sicura, non è fatta per gli esseri umani (al bando la pigrizia!).

Non vale la pena affrettarsi

Direzione solitaria: come evitarla

Il 2019 è stato un anno sfidante per le imprese di tutto il mondo, sotto il profilo dei rischi geopolitici. Misure straordinarie hanno invertito, e in parte modificato, la direzione abituale. Decisioni che solo nel lungo termine ci diranno se la strada imboccata sia stata quella giusta, intanto si studiano nuove mappe e percorsi sui rischi probabili, elaborando rotte possibili che le imprese dovranno seguire, simpatizzando per un orientamento alla sostenibilità.

Parlando di persone e di rotte da prendere, ecco alcuni dati dall’osservatorio settimanale di Legacoop, sul tema «Emergenza covid e fragilità italiana», che raccoglie i risultati dei rilievi effettuati nelle scorse settimane su un vasto numero di cittadini italiani e imprese cooperative associate.

Prospettive future: previsioni Legacoop-Swg su fragilità e restrizioni causa Covid-19

Nuove Risk Map: i rischi per il 2021 e principali conseguenze economiche

Il cambio di paradigma di Deloitte per le aziende: leader e azioni in emergenza

Vecchi problemi nuove risposte: sostenibilità in primis

Cosa non fare in una recessione: leader di costo e differenziazione

– Nella giornata mondiale degli uccelli migratori –

Un percorso lungo 70 anni, grazie Shultz!

Ed eccole, le nuove rotte delle imprese e del mercato. In qualche caso le aziende cercano di intercettarle proponendo nuovi prodotti, meglio se a zero emissioni, come nel caso di Airbus con futuristici velivoli a idrogeno. In altri, invece, ci si trova di fronte ad un’inversione nei consumi, come la grande distribuzione organizzata che deve confrontarsi con un ritorno alla casa, alla famiglia, agli affetti (e al borsellino) che è divenuto ritorno alla cucina, quella vera, a scapito di quella già pronta.

Tre concept per nuovi aerei a zero emissioni

In coop suona il campanello d’allarme per la IV Gamma

Tutte le volte che ci si trova nel bel mezzo di una bufera, si spera che passi veloce, che sia un acquazzone estivo, violento ma breve, ma quando si capisce che il fronte è vasto e l’orizzonte scomparso alla vista, allora si cerca una modo per aggirare la tempesta, i lockdown imposti dai governi hanno paralizzato interi settori economici, ma in alcuni casi le previsioni peggiori non si sono avverate, in altri le comunità hanno cercato nuove rotte per raggiungere comunque il porto.

I prezzi delle case non sono crollati

Bari a portata di App – esplorare la città in “realtà aumentata”

Nuove rotte nel mondo del lavoro e il passaggio dallo smartworking obbligato dall’emergenza Covid a una nuova normalità, in cui il lavoro agile diventa un modello organizzativo, sono stati oggetto della tavola rotonda dello scorso 29 settembre “Il futuro del lavoro”, l’annuale appuntamento organizzato da HRC Group, il network che riunisce 400 direttori delle risorse umane e amministratori delegati delle principali aziende italiane e multinazionali.

Lavoro futuro

Poi ci sono le persone, sempre più al centro di tutto, perché sono quelle che impongono il vero cambiamento, la pandemia ci ha rimandato tutti a casa e proiettato nel futuro, ha ripopolato il sud, una migrazione alla rovescia, prima fra tutti Milano, osservata speciale, svuotata di lavoratori, studenti, e professionisti rientrati nelle terre di origine e decisi a restarci, perché ora potrebbe essere possibile e le aziende si innovano, per andare incontro ai nuovi bisogni, bilanciando l’esperienza fisica a quella virtuale.

Le rotte inverse

Innovazione centrata sui bisogni

Quando andavamo tutti verso Nord – Totò Peppino e la malafemmina

Un pensiero a chi viaggia perché non ha scelta, percorrendo rotte obbligate, disperate in cerca di accoglienza.

Quando il linguaggio si fonda sull’avversione nei confronti degli stranieri e sui migranti in particolare, e l’insofferenza alimenta l’odio, la sensazione è che si sia persa la rotta. Forse dovremmo pensare ad emancipare la parola sicurezza.

Ho attraversato savane africane, sterminati ed aridi deserti ho visto l’azzurro mare che separa due continenti, proseguendo verso nord ho scorto la verdeggiante e ricca terra, e lì mi sono fermato.

Il decreto sicurezza diventa “decreto immigrazione”

Le Rotte Balcaniche

In qualsiasi direzione punti la bussola, noi del Lato Positivo fermi a guardare non resteremo, ispirati da spazi vuoti da riempire e nuove mete da esplorare: liberi di, liberi da.

Soprattutto liberi di condividere: grazie al nostro collega Antonio Boselli e Mattia Granata di Area Studi Legacoop per averci mandato un pezzo delle loro letture da leggere insieme!

Luci Cooperative

Biljana Prijic, Alleanza 3.0

Della cooperazione ho sempre amato la sua indiscutibile proiezione al futuro. Qualunque sia la rotta, non punta al punto di partenza. Sta nel sentire condiviso da tutte le cooperative del mondo: o c’è intergenerazionalità o non c’è cooperazione. Vuol dire che la generazione che segue ti deve fare da faro, qualunque sia la tua missione aziendale. Non sto dicendo che le altre forme di impresa non guardino al futuro, ma noi lo dobbiamo (lo dovremmo) fare per statuto e per intrinseca funzione economica e sociale, non solo perché il mercato suggerisce che sia una buona pratica per restare competitivi. Mi secca molto quando si dice che “le cooperative sono vecchie” come se le disattenzioni di alcuni cooperatori valessero con modalità induttiva per tutto il movimento. Io sono ormai in una generazione di mezzo che non si sente ancora del tutto legittimata da quella precedente (forse perché non c’è stato abbastanza scontro, non lo so) ma soprattutto che non riesce a costruire una connessione con la generazione che segue. C’è una responsabilità individuale (potevo impegnarmi di più nel mio network cooperativo) ma credo ci sia anche una responsabilità collettiva a vari livelli, dalle imprese al movimento, dai settori ad altre forme di aggregazione professionale o di interessi. Questo piccolissimo spazio mi ha aiutato a riflettere sulle varie rotte. Buon vento, cara cooperazione.

Scaffale

Appuntamento a Bahia, Hugo Pratt, Rizzoli Lizard

E poi c’è chi della rotta ne fa mestiere. Appuntamento a Bahia è il secondo episodio – dopo Il segreto di Tristan Bantam – delle tre avventure sudamericane di Corto Maltese raccolte sotto il titolo di Suite caribeana. Corto Maltese, Steiner e Tristan Bantam navigano sul Dreaming Boy lungo le coste della Guyana francese. La destinazione è San Salvador de Bahia, dove li attende Morgana, sorellastra di Tristan. Lì il ragazzo potrà finalmente unire alle misteriose carte ricevute in eredità dal padre alcuni documenti in grado di provare l’esistenza del continente perduto di Mu.

Un consiglio di lettura per chi ama le avventure di mare in salsa caraibica.

Sei interessato a leggere il libro? Ti ricordiamo che esiste MLOL, la biblioteca digitale aperta e partecipata. Per prendere libri in prestito quando vuoi e dove vuoi.

La domanda per i lettori

In fondo, aspiriamo e speriamo tutti di ritrovare sempre il nord sulla bussola. Imbocchiamo tante strade, ci perdiamo di tanto in tanto e spesso scopriamo angoli che non avrebbero trovato luce. In questi mesi ti sei ritrovato a cambiare direzione? Quale strada imboccata ti ha sorpreso?

Inviaci se vuoi le tue riflessioni all’indirizzo email illatopositivo@cnsonline.it

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