
La giornata dei calzini spaiati – foto di Maurizio di Leo

Se non ci fossero, sarebbe il caos. Troppe storpiano e il rigore soffoca. A volte è bello infrangerle, quando e come si può, con lo spirito anarchico che ognuno tiene nascosto in sé. Tutti però le assecondiamo, in virtù di un ordine sociale che è bene mantenere. Sono le Regole, lo stop quando c’è il rosso, le condizioni d’utilizzo e il bugiardino di turno. È l’ordine che prevale sul disordine, la possibilità di uscire dai confini definiti, la necessità di sovvertirle, solo nel migliore dei modi. Come facciamo noi del Lato Positivo, che le riscriviamo così: si legge Regole, si scrive speculare.
Buona lettura!
“Impara le regole come un esperto, così potrai romperle come un artista” (Pablo Picasso).
L’arte prima di tutto come espressione di sovvertimento delle regole. Spesso come un gioco provocatorio, a volte come necessità di trovare nuovi modi di comunicare, e di stupire. Messaggi fra (e sopra) le righe, nelle pellicole di un film, nella voce di una melodia scomposta e nelle immagini di una tela. Una cassa di risonanza dell’interiorità, ad uso e beneficio di tutti, cibo per la mente che vuole spaziare nella ricerca di un proprio ordine costituito. Una tavolozza su cui le regole vengono riscritte, contaminate, sovvertite, interpretate. Ognuno come può, tutti come vogliono, uno sguardo obliquo fuori dai confini della realtà.
FUORI – La Quadriennale d’arte 2020 – la mostra al Palazzo delle Esposizioni (RM) fino alla primavera

Francis Bacon, l’io frantumato
Fabrizio De André sulla libertà e sulle ingiustizie del potere
Bohemian Rhapsody ha cambiato la storia del rock
Green Book – il film Premio Oscar 2019 di un viaggio attraverso il pregiudizio razziale
Se ci sono regole che è bene assecondare, sono quelle che preservano la nostra vita biologica su questo pianeta. Pochi accorgimenti da seguire per rendere il mondo un posto migliore: meno inquinamento e meno plastica, fra gli altri. Ma è a partire dai piani alti che il cambiamento deve prendere piede, ed è così che le banche hanno un peso specifico nell’arginare la deriva della biodiversità.
La plastica sfugge alla CSR in banca
Il desiderio di libertà corre veloce, fra sogni ed aspirazioni a voler cambiare la società che impone regole e restrizioni fuori dal comune. Come accade in paesi lontani, con i limiti imposti dalla cultura vigente. È così che per fare una rivoluzione a volte bastano due ruote, ed una ragazza ostinata nella sua corsa alla ribalta dei tabù radicati nella tradizione patriarcale.
La bicicletta verde – il film di Haifaa Al-Mansour, prima regista saudita, sull’avvincente storia di una bambina che sfida le leggi imposte dalla sua cultura
Se le regole valgono per tutti, è anche vero che quando arriva il vento del cambiamento, bisogna essere pronti a riscriverle. Il mercato, stravolto e sorpreso da una vicenda epocale, ha visto innovare i suoi schemi: un momento propizio per allargare i confini, sperimentare nuove soluzioni ed uscire da prassi consolidate, con più fiducia verso il futuro.
In ufficio si mangia grazie all’app MyMenu
Nella moda la regola è non avere regole
Se è nelle piazze che fino a poco fa ci si riuniva come una comunità e ci aggregavamo secondo regole e precetti culturali, oggi sono le piattaforme digitali a mutuare l’aspetto più sociale dell’aggregazione. Senza dimenticare che le regole persistono anche in rete, e come nelle piazze possono essere sovvertite fra colpi di scena e grafici impazziti. In altri casi, c’è chi ne inventa di nuove, come in un social dove è richiesto tempo, disponibilità di ascolto e confronto a voce.
La vicenda di Tik Tok – Anche in CNS ci teniamo, per questo ne abbiamo parlato con i fumetti

Le regole di Wall Street alla prova: quando il 99% si organizza sui social. È così che uno sciame può mettere in discussione i dettami della finanza e l’arbitrarietà di regole non scritte.
La finanza e il caso di GameStop
“Ribellarsi, ribellarsi ancora finché gli agnelli diverranno leoni, vuol dire non arrendersi mai!”
Robin Hood (strepitosa interpretazione di Russel Crowe)
Ma quali sono le regole oggi? Facciamo il punto sul dibattito in UE
La natura, lo sappiamo, è spinta da leggi inamovibili, norme rigorose, che se trasgredite portano a conseguenze tragiche. In democrazia le regole le scelgono gli eletti dal popolo e servono a mantenere saldi i principi costitutivi, a difendere gli innocenti e a promuovere l’equità sociale. Ma quando l’illegalità e l’arbitrarietà si insinuano su fino ai cardini del sistema paese e le basi su cui poggiano le regole diventano arroganza e sopraffazione, non rimane che la disobbedienza.
Birmania – infrante le regole democratiche
Parliamo di regole in questo numero sapendo che le nostre inseguono sempre la libertà.
Libertà avendo regole, quando sono utili all’armonia della competizione
Quando le regole ci illuminano e diventano nutrimento per le nostre menti
I dieci diritti del lettore – dal libro “Come un romanzo” di Daniel Pennac
Una lunga ed affascinante riflessione di bell hooks, (pseudonimo a lettere minuscole di Gloria Watkins), attraverso il suo libro appena tradotto in italiano, nel contesto delle lotte femministe ed antirazziali in USA.
Insegnare a trasgredire. L’educazione come pratica della libertà (Meltemi, 2020)
Per questo numero ringraziamo il contributo che ci arriva da Antonella Conti di Formula Servizi, un estratto di regole molto particolari da uno dei nostri più celebri maestri, che puoi trovare a questo link.
Luci cooperative
Biljana Prijic, Alleanza 3.0
“Le regole devono essere poche e chiare, è il solo modo perché possa funzionare. Il principio sta nella responsabilità e non (più) nel controllo”. Metto queste virgolette fittizie perché vado a memoria, ma il concetto è stato ripetuto più volte e sono certa di non averlo frainteso. Così è stato presentato internamente il protocollo sullo smartworking messo a punto dalla mia cooperativa, prima grande azienda del retail ad aver finalizzato un passaggio epocale del genere, compresi accordi sindacali specifici e opportuna integrazione nei contratti di lavoro. Da due a quattro giornate alla settimana in smartworking a tua scelta, fai le tue ore dalle 8 alle 20 anche non continuative, e hai diritto alla disconnessione, niente chiamate alle 10 di sera. La connessione la garantisci tu, così come la sicurezza dei dati e delle informazioni, ma non devi per forza stare a casa tua, ti organizzi come è meglio per te. Sei responsabile. Era vero anche prima ma qualcuno poteva illudersi di potersi nascondere dietro un dito. Ora è chiaro. Sei responsabile del tuo operato, sembra quasi una rivincita dei lavoratori e delle lavoratrici rispetto alla progressiva spersonalizzazione dell’attività creativa insita anche nella più modesta delle funzioni. Chi controllava quotidianamente e ossessivamente ora deve imparare a fidarsi, e adottare diversi e più efficaci metodi di controllo sulla qualità del risultato e non sul numero di minuti impiegati a ottenerlo. Per me è una piccola luce cooperativa molto brillante. Non è tutto a posto, non c’è un mindset comune già pronto e orientato al futuro, grande è la resistenza al cambiamento come notevoli sono le ingenuità e le concessioni a prematuri entusiasmi. Ma l’abbiamo fatto mentre il mondo cambiava sotto ai nostri occhi e i colleghi dei punti vendita andavano in trincea ogni giorno, e lo fanno ancora. L’abbiamo fatto pensando a loro in primis. Poche regole, chiare e condivise, con un fine comune. Suona bene, suona moderno, e anche molto cooperativo.
Scaffale
L’armata dei sonnambuli, Wu Ming, Einaudi
«Te lo si conta noi, com’è che andò. Noi che s’era in Piazza Rivoluzione».
Secondo romanzo del collettivo di scrittori italiani Wu Ming, il racconto dell’Ammaincredibili, eroe dei quartieri popolari che si migra sui tetti per proteggere il popolo rivoluzionario, schiacciato dal nuovo potere. Romanzo corale, storico e politico. Un avvincente intreccio di storie e circostanze per inseguire più o meno fedelmente gli anni della Rivoluzione Francese.
Sei interessato a leggere il libro? Ti ricordiamo che esiste MLOL, la biblioteca digitale aperta e partecipata. Per prendere libri in prestito quando vuoi e dove vuoi.
La domanda per i lettori – Si fa giocando
Abbiamo parlato di regole, di quelle che è bene seguire e di altre che a volte vien voglia di sovvertire. E tu, che tipo sei? Segui le regole o esci fuori dagli schemi? Puoi metterti alla prova con il Gioco dei 9 punti, se vorrai, mandaci le tue riflessioni a illatopositivo@cnsonline.it
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