
Insieme – foto di Maurizio Di Leo
Partecipazione
Fin dalla nascita, gli esseri viventi sono il frutto di una partecipazione, l’unione che genera le differenze, forme che occupano con il loro garbo uno spazio libero. Abitiamo un mondo talmente ricco, una babele di idee e suoni che a volte sembra impossibile orientarsi, ma l’essere umano è collettivo e quando si sente in gabbia anche capace di trovare soluzioni, nell’unico modo possibile, ricordando che la libertà non è uno spazio libero, libertà è Partecipazione.
Buona lettura!
Questa realtà nuova ci ha disgregati e l’isolamento ha ingigantito i problemi, le masse si sono disperse e i coaguli che un tempo ostruivano la via ai potenti, quasi dissolti. Da una parte cresce la necessità di ritrovarsi sul territorio per intercettare nuovamente i bisogni attraverso il “sindacato di strada”, dall’altra la pandemia ha accelerato la nascita di nuove reti per intervenire sui bisogni, le “alleanze di scopo”: contro la povertà, per lo sviluppo sostenibile, per i beni comuni. Nuovi intermediari che fanno della partecipazione attiva la bandiera per andare incontro alle necessità. In fondo, le grandi sfide della nostra epoca sono tutti dilemmi cooperativi.
Anche il mondo della stampa ha subito un cambiamento epocale, il ruolo dei giornalisti tutto da reinventare, dopo un anno di blocchi e restrizioni, ognuno ha partecipato le notizie a proprio modo e una nuova forma di informazione ha preso piede. L’utente da semplice spettatore è diventato attivista dell’informazione.
Giornalismo – le sfide del futuro
Nel paese degli omini di burro, gli uomini erano soli, ognuno abitava in un frigorifero e nessuno usciva mai, per paura che un raggio di sole potesse scioglierlo… la fiaba di Rodari si avvicina molto a quello che sono diventate le nostre città, forse la paura non è quella di fondersi, ma quella di ammalarsi, sì. Le amministrazioni dovranno ripensare a come organizzare i nuovi motori di sviluppo che siano inclusivi e partecipati, per rispondere all’urgente domanda di equità e giustizia dei cittadini
Partecipazione e diritti per immaginare il futuro (vi proponiamo un punto di vista controverso che parte da una riflessione interessante)
Firenze – nascerà un grande polo dell’arte contemporanea
“Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi. È stato così tante volte.” (Ernest Hemingway)
Il futuro sembrerebbe una matassa grigia e distante, spesso nebulosa e non da meno confusa. Ieri, come oggi e nel futuro che verrà, il lavoro collaborativo è stato ed è la miglior soluzione per sbrogliare i nodi e rispondere ai tanti punti interrogativi. Mettersi insieme creando comunità, intrattenere relazioni e camminare verso una direzione condivisa, crea le condizioni affinché l’innovazione accada. Quando si dice che l’importante è partecipare, ma la vittoria c’è ed è merito di tutti.
Processi partecipativi, costruire futuro, educare al possibile
Quando la partecipazione incontra la democrazia economica: il crowdfunding
Da lavoratori a proprietari dell’azienda (un caso di workers buyout che salva una fabbrica storica)
Nessuno è utile, tutti sono indispensabili. Le opportunità fioriscono dove teste, mani e braccia sono coinvolte nel cambiamento. Così anche la filiera di maggior sfruttamento diventa la risposta per l’inclusione e un’occasione per voltare pagina, o riscriverla.
Fashion for Inclusion: progetto europeo per l’inclusione sociale
La moda? È sempre più migrante e sociale
Ci sono luoghi che dovrebbero essere promotori della partecipazione attiva: l’ufficio si è dematerializzato, ma il valore delle idee e della diversità delle persone ha acquisito nuova vita, soprattutto quando i tempi ci costringono a stargli dietro a passo svelto. Due spunti per riflettere sui temi della collaborazione e della partecipazione in azienda, per facilitare cooperazione e coinvolgimento.
A bordo i giovani! (come i millenials contribuiscono alla vita aziendale)
Collaborare. Da perdita di know-how a strumento competitivo
E se vi fosse venuta la voglia di partecipare, ecco due contest dai quali partire:
“Viaggio in Italia”, il nuovo film collettivo di Gabriele Salvatores (l’iniziativa lanciata nel 2020, risulta ancora attiva)
17 storie per il 2030 (il contest di Fondazione Unipolis per immaginare il mondo secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030)
Infine, un evergreen della partecipazione, più importante che mai
Anche nella musica nascono alleanze che sbalordiscono, rivelando un domani ricco di sorprese.
In questo numero ringraziamo Carlo Turati, con i suoi versi sulla Passione di cui proprio non riesce a fare a meno, in risposta al nostro numero precedente.
Il cartellone di Carlo Strata
Il cinefilo incallito di Kinodromo
Nel cinema “Con la partecipazione straordinaria di…” è la formula in voga per lanciare progetti con nomi notoriamente conosciuti che fanno la ‘differenza’. In questi che seguono le guest star sono persone comuni, momenti di vita quotidiana di ognuno, film collettivi realizzati grazie ai contributi video mandati dal pubblico.

Scaffale
La ferrovia sotterranea, Colson Whitehead, Sur
In una Georgia ottocentesca c’è una giovane schiava nera che si ribella, che scappa da una piantagione di cotone, che grida disarmante la propria violenza.
Insieme al suo amico Caesar, attraverso una ferrovia sotterranea attraversa tutto il sud.
Incalzante, avventuroso, scritto benissimo.
“Possibile che non lo capisci? I bianchi non lo faranno mai. Dobbiamo farlo noi, da soli.”
Grande successo per un libro che è già diventato un classico.
La domanda per i lettori
“Da soli si va più veloce, ma insieme si va più lontano” (proverbio africano). Per questo parlare di partecipazione significa pensare ad un domani più giusto, forse diverso, sicuramente che appartiene a tutti. E tu, a cosa hai scelto di partecipare in questo periodo? Scrivici se vuoi le tue riflessioni a illatopositivo@cnsonline.it
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