Which one? – foto di Maurizio Di Leo

Scelte

“Q uando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta” (Susanna Tamaro)

Ogni giorno ne facciamo una, ogni volta attraversiamo un bivio. Che si tratti di fatalità, di scherzo del destino o ragionata consapevolezza, ognuna ha degli effetti con cui fare i conti. Sono le Scelte: la decisione sull’alternativa, il coraggio della svolta, il punto da cui si può partire e tornare. Non possiamo certo farne a meno: lanciarsi alla scoperta di quello che sarà è un’avventura del libero arbitrio. Difese, amate, eluse, costrette, rimuginate: di scelte ne abbiamo per tutti i gusti.

La nostra resta qui, ogni settimana.

Buona lettura!

 “Se non ora, quando?”. Per fare delle scelte a volte sembra esserci un tempo propizio, sono quelle ragionate, per altre invece, non c’è adito a dubbi perché i diritti non sono negoziabili. Tornare indietro è sempre possibile, spesso necessario, soprattutto quando è a rischio l’inclusione e la reputazione. Essere sé stessi resta la scelta migliore di sempre: ora è il momento per il nostro Paese di farne alcune cogenti. Cerchiamo di fare quelle giuste.

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Quasi per forza siamo stati tutti costretti a rimanere a casa, non c’è stata scelta per fronteggiare un virus mondiale. Così il lavoro si è svolto online in massima parte: le stime dicono che almeno il 30% dei lavoratori rimarranno in smart working anche in futuro. Eppure, c’è chi naviga controcorrente, e in alcuni casi, scegliere di partecipare in prima persona, come collettivo, può essere dura.

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Di sicuro c’è un punto sicuro da cui ripartire, quello della relazione. Stabilendo nuovi nessi e nuove forme di unione fra le persone, perché nelle scelte si può anche non essere soli.

Scegliere la forza della relazione

Una scelta storica che lascia il segno: il coraggio di mettere fine a una guerra ventennale.

Quando si parla di sanità, non si tratta di scegliere fra pubblico e privato, ma di rimettere al centro il bene comune e di come farlo. Bisogna ricostruire un welfare innovativo che sia strumento di coesione sociale, un investimento indispensabile ad assicurare la tenuta e la competitività del sistema produttivo ed economico. Se non decidiamo, qualcuno lo farà per noi, secondo logiche di mercato, perché uno spazio vuoto viene sempre occupato.

Una riflessione sulla sanità

Amazon Care alla conquista del settore sanitario degli Stati Uniti

Il bruco non sa che la sua morte non segnerà la fine del mondo e la farfalla non sa che il suo ciclo si esaurirà in un solo giorno. Tutti gli altri compiono delle scelte, che sia a causa di un Dio troppo severo o dell’evoluzione cognitiva, siamo dotati di libero arbitrio, che ci permette di scegliere. L’ambiente è una delle nostre sfide più grandi, la direzione che l’uomo darà ai prossimi provvedimenti in tema di sviluppo energetico e sfruttamento delle risorse sarà la stessa su cui si incammineranno le future generazioni.

Ravenna e il futuro energetico in Italia

Lo scioglimento dei ghiacci e il voto in Groenlandia ci riguarda tutti

Cambiare il mondo con un click (50 attivisti che partono dal web ed esplodono offline)

“Possano le tue scelte riflettere le tue speranze, non le tue paure” (Nelson Mandela)

Quando parliamo di scelte e lavoro c’è un ambito che fa la differenza, quello cooperativo, un mondo dove tutto diventa possibile, per quanto difficile, dove l’economia portante trae ispirazione più dai valori che dall’arricchimento.

Opera in fiore coop sociale

Assunta (storia ideale, ma vera, di una lavoratrice incinta)

L’accessibilità non è una parola difficile, ma se applicata al mondo di oggi, racchiude in sé tutte le complessità legate alle mancate scelte. Soprattutto nell’ultimo anno si è compreso come la difficile fruibilità del web da parte di figure portatrici di inabilità sia dovuta alle scelte sbagliate o sconsiderate degli attori coinvolti nella produzione e nella gestione dei siti. Le discriminazioni sono soggette a sanzioni e le soluzioni non possono essere lasciate solo agli algoritmi.

Accessibilità, l’intelligenza artificiale non basta

Lasciar scegliere al caso, o alla genetica per raggiungere la felicità del vero amore? Può non essere la soluzione. Alle scelte non ci si può sottrarre. (Netflix)

Il cartellone di Carlo Strata

Il cinefilo incallito di Kinodromo

Scaffale

Le scelte che non hai fatto, Maria Perosino, Einaudi

Nella vita, le scelte che non abbiamo fatto continuano a esistere accanto a noi. Tutto parte da un assunto: quando facciamo una scelta, che si tratti di amore, lavoro, casa, figli, il più delle volte non è il 100% di noi a decidere, spesso, anzi, è un risicatissimo 51%. Le vite scartate sono lì, a portata di mano, e può capitare persino di andare a cercarle – come succede appunto in questo libro – nelle facce e nelle storie delle persone che hanno scelto di fare proprio le cose a cui noi abbiamo rinunciato. Per scoprire qualcosa a cui forse non eravamo del tutto preparati, perché il gioco degli specchi, si sa, non è mai scontato. «Io cercavo pezzi della mia storia, ho incontrato altre storie. E mi sono piaciute».

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La domanda per i lettori

Scegliamo ogni giorno, alle volte pensiamo di essere stati sfortunati, altre ci casca fin troppo bene. Le scelte richiedono coraggio e grande presa di responsabilità, così a volte è più comodo non scegliere. E a te è capitato di scegliere, essere scelto o lasciar scegliere? Scrivici se vuoi le tue riflessioni a illatopositivo@cnsonline.it

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