
Cultura alimentare 4.0 – foto di Maurizio di Leo
Artificiale
Ho un rapporto catastrofico con la tecnologia: se passo sotto ad un lampadario a gocce si mette a piovere (Woody Allen)
Lo si ritrova in ogni dove, vagando fra i significati e le forme più svariate che può assumere. È il luccichio del ferro e metallo forgiato dall’intelligenza umana e con sembianze quasi umane; è quello che si mostra per ciò che non è; è un mondo che confonde le percezioni e diventa reale. Questa settimana il Lato Positivo esplora l’Artificiale.
Buona lettura!
“La persona non è né cosa, né sostanza, né oggetto. La persona è data in ogni caso come esecutrice di atti intenzionali, raccolti in una unità di senso” (Heidegger)
La tecnologia sta risalendo velocemente la curva della specializzazione. Due economie si schierano all’orizzonte: da un lato quella delle macchine, la promessa di un vantaggio immediato nel trarre conclusioni dai dati in una frazione di secondo grazie agli algoritmi; dall’altro quella dell’uomo, dedita a creare emozioni ed esperienze. Uno schieramento saldo e con prospettive future ancora incerte, intanto che si cerca di allungare il più possibile la vita terrestre. Chi vivrà, vedrà?
Non dobbiamo avere paura dell’eccezionalità
È possibile immaginare un mondo di centenari attivi e in buona salute? (gli ultimi studi in materia)
Come si potrà coniugare l’intelligenza artificiale nei processi aziendali è al vaglio di esperti ed innovatori, eppure esistono già numerosi esempi dall’impatto positivo. Automazione, velocità e precisione le caratteristiche che permettono di risparmiare energie e tempo in attività a basso valore aggiunto, ma siamo pronti a vedere che a tenderci una mano sia un braccio robotico?
AI, cos’è l’intelligenza artificiale e come può aiutare le imprese

Human evolution?
Di sicuro, la commistione tra i due mondi, il reale e l’artificiale è inevitabile e spesso a vantaggio dell’uomo. Così una disabilità umana può essere attenuata da protesi bioniche che si mettono in mostra sul campo di gioco, mentre si cerca di capire come le macchine possano anche aiutarci a prevenire oltre che curare.
Le Cybathlon, le olimpiadi degli atleti bionici
“La magia è dunque l’abilità di usare campi di energia non necessari per la percezione del mondo di tutti i giorni, che noi conosciamo. La magia è uno stato di consapevolezza. È l’abilità di concepire qualcosa che sfugge alla percezione ordinaria.” Castaneda
Come l’esperienza che ci prestiamo a vivere nel nostro futuro prossimo. Un orizzonte tutto nuovo da esplorare, dove i confini non sono quasi più visibili e in cui l’intelligenza artificiale si fa strada anche nelle nostre case. Idee innovative e modi diversi di arredare la nostra dimora trasformando un po’ i rapporti umani che prendono vita in una location virtuale sfuggendo alla percezione dell’ordinario.
Intelligenza artificiale e design, come cambia il mondo del retail
L’era dell“antropocene”, questa l’apoteosi di una società digitalizzata. Come in ogni momento storico è in corso una rapida trasformazione dell’assetto socio-economico e culturale. Cambiamenti che dovrebbero spingerci a sviluppare azioni adeguate per controllare gli effetti a lungo termine e non rischiare di “intoppare” il funzionamento del sistema uomo-terra. C’è chi ci ha provato, con una versione tutta green degli artifici più amati dai bambini.
Il Pianeta riuscirà a sostenere la produzione di contenuti artificiali?
Le bambole della nuova linea Barbie Loves the Ocean
Grazie a Luana Grilli, Presidente della cooperativa Il Mandorlo, per la sua bella riflessione sulla parola di questa settimana, e a cui dedichiamo le nostre Luci Cooperative.
Il cartellone

Luci Cooperative
Luana Grilli, Presidente della Cooperativa Il Mandorlo
Avessi studiato anche il greco forse potrei dedurre il significato originario della parola “Artificiale”, ma questa mia ignoranza mi spinge ad ascoltare le assonanze e il mio vissuto: artificiale, artificio, arti. ARTI è il plurale di ARTE ma è anche il plurale di ARTO UMANO. Artificiale, dunque per me, porta comunque con sé un senso legato di sovrannaturale e al sovrumano: un primo elemento lo derivo da ARTE, un’attività tutta umana che va oltre alle leggi fisiche e a ciò che è presente in natura; un secondo elemento lo derivo da ARTO, come se artificiale non fosse altro che il prolungamento dell’attività umana. Ho fatto l’università alla fine degli anni ’80, a Bologna, e già in quegli anni il prof. Ardigò proponeva una riflessione sociologica sull’intelligenza artificiale abbinando alcuni testi sull’empatia. Parlava di autoregolazione e di sistemi organizzativi complessi che imparavano a integrare anche gli elementi ostili dell’ambiente che li circonda. Fin da allora erano evidenti potenzialità e limiti. Siamo nell’era artificiale, nel tempo della simulazione, volto all’autoregolazione per mantenere un equilibrio mentre si sta spostando l’asticella sempre più in alto. La cooperazione è una organizzazione complessa per eccellenza: dobbiamo chiederci se siamo pronti per diventare altro, e soprattutto, se siamo consapevoli di non poter più tornare indietro.
Ellepi Jukebox
Scaffale
Klara e il sole, Kazuo Ishiguro, Einaudi
Irobot possono avere sentimenti? È quello che Klara, robot androide, cerca di sperimentare seduta in vetrina, in attesa di essere acquistata e portata a casa per offrire a chi la sceglierà le sue speciali abilità. Gli terrà compagnia, lo proteggerà dalla malattia e dalla tristezza, e affronterà per lui l’insidia più grande: imparare tutte le mille stanze del suo cuore umano. Un’incredibile storia di amicizia tra un robot e un essere umano.
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La domanda per i lettori
Artificiale come quello che si mostra falsato, o come agglomerato di circuiti e ferrame che si insinua nella realtà umana. Dalle mille sfaccettature, cosa è per te artificiale? Come coniugarlo con il reale? Scrivici se vuoi le tue riflessioni a illatopositivo@cnsonline.it
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