
Boiling – foto di Maurizio Di Leo
Ribolle
LLe temperature lo consentono, il termometro terreste segna punte d’altri tempi, e tutto attorno fermentano i dibattiti fra contraddizioni in bilico e stato dell’arte, tesi come corde di un violino o solo infuocati da ciò che Ribolle, e che prima o poi esplode. Fra le tante bolle, quelle che noi preferiamo, sono blu e su grappoli di nuvole.
Buona lettura!
Ribolle il dibattito sulla pandemia, tra i temi di libertà individuale e il ruolo dello stato per promuovere e tutelare la salute della popolazione, nessuno escluso. Dopo più di anno di lotta contro un nemico invisibile che si è fatto bene sentire, l’eccessiva igienizzazione è stata un chiodo fisso. A farne le spese sono quei germi che non si vedono, ancor di più quelli che non ci sono più. Ma qualcosa bolle in pentola e non sempre il cambiamento è vantaggioso. Intanto non manca chi, a poco prezzo, se ne approfitta contando sui grandi numeri di chi cerca una scorciatoia.
Pandemia senza documenti: gli invisibili e l’accesso alla salute
Effetti collaterali di un anno senza germi
“Io ho un sogno, che un giorno perfino lo Stato del Mississippi, uno Stato che ribolle di ingiustizia, che ribolle di oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia”. (I have a dream, Dal discorso al Lincoln Memorial di Washington, 28 agosto 1963)
Le proteste si moltiplicano, il mondo ribolle alla ricerca di nuovi assetti. Da una terra che non abbevera tutti, alla ricerca di una democrazia sospesa dai malfunzionamenti del sistema politico. Gli scenari internazionali sono in fibrillazione, mentre si affacciano all’orizzonte anche nuove alleanze inattese.
Le proteste in Iran per l’acqua
La fragilità della democrazia tunisina
Cosa sta accadendo a Cuba (il video dell’approfondimento di Dario Fabbri dedicato alle manifestazioni a L’Avana)
La diga che avvelena le relazioni fra Egitto ed Etiopia
L’incontro fra Stati Uniti e Santa Sede
Le foreste si dileguano, il suolo non sta più in piedi, mari ed oceani affrontano un’invasione senza precedenti. Ciò che ribolle prima o poi esplode, intanto per la prima volta si riconosce la connessione fra ambiente, clima, energia e povertà.
Incendi in Sardegna: un rischio preannunciato
E chi lo dice che lo sport è una questione prettamente fisica? È anche espressione culturale, manifestazione d’appartenenza o, come nell’antichità, può anche rappresentare una questione religiosa. Se in passato i giochi olimpici potevano ascriversi ad un sistema religioso-rituale, oggi si annovera tra regole precise, parametri oggettivi e standardizzati con spazi e tempi dedicati, un rapporto sottile fra politica, economia e sport.
Il rapporto tra Olimpiadi e politica
Euro2020, la politica nel pallone
Lo sport, in qualità di teatralizzazione dei valori delle società, diventa occasione di prese di posizioni che vanno oltre, concentrandosi sul corpo, in questo caso quello femminile che rivendica una propria autonomia culturale.
Le atlete norvegesi non indossano il bikini alle Olimpiadi
Le ginnaste tedesche indossano body a gamba lunga
“Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti”, scriveva Darwin. Si sa, per far fiorire un’economia ci vuole l’innovazione. Ed ecco come abbiamo reagito noi italiani nell’economia post-pandemica: oltre 600 milioni investiti in startup.
Il report completo di StartupItalia
Rino Gaetano cantava nel ’77 “Spendi, spandi, spandi, spendi, effendi…”, ma oggi i sultani sono quei giovani che hanno deciso di sfogare lo stress e le tensioni accumulate in vacanze da urlo, ma siamo sicuri che basterà “un litro di benzina”?
La spesa dei giovani in vacanza
E per chi ha meno spirito di intrapresa e vuole godersi la vita, ecco un’idea che ci è piaciuta

Quello di San Luca è il più lungo al mondo. Il più stretto è in via Senzanome, mentre il più alto è quello dell’Arcidiocesi, in via Altabella. Nel pentolone delle buone nuove, una in particolare vogliamo celebrare questa settimana.
Le curiosità sui portici di Bologna diventati Patrimonio Unesco
Scaffale
Per niente al mondo, Ken Follet, Mondadori
Ambientato ai giorni nostri narra di una crisi globale che minaccia di sfociare nella terza guerra mondiale, lasciando il lettore nell’incertezza fino all’ultima pagina.
Più di un thriller, Per niente al mondo è un romanzo ricco di dettagli reali che si muove tra il cuore rovente del deserto del Sahara e le stanze inaccessibili del potere delle grandi capitali del mondo.
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La domanda per i lettori
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